(A DINO MARAZZANI)
Quando i giorni verranno
Della malinconia,
E morira’ d’affanno
Nel mio cranio la giovin fantasia,
Io pensero’ alle notti,
Che passai con me stesso;
Agli studii interrotti
Per meditar della lampa al riflesso;
Io pensero’ alle sere,
Che, coi pochi diletti,
Confusi le preghiere
Per l’Arte, per il Vero e per gli affetti.
Allora, stanco anch’io
Dei furbi e dei cretini,
Mi sentiro’ il desio,
Il santo ardor di piu’ vasti confini!
Stringero’ nella mano
Un nodoso bastone,
E me ne andro’ lontano
Un balsamo a cercar, l’oblivione…
Andro’ verso l’Oriente,
Col sole sulla fronte,
Guardando avidamente
La linea circolar dell’orizzonte.
E baciero’ le siepi
E i fiori per la via,
E cerchero’ i presepi
Ove deporre la stanchezza mia.
E scendero’, pensando,
Alle vaste marine;
E vedro’, palpitando,
Gli splendidi tramonti e le mattine.
Ritrovero’ la vita
Nell’immensa natura;
E la gioja infinita
Del creato empira’ la creatura…
Parmi d’aver dinanti
Le romite vallate;
Le strade biancheggianti
Ove la fine polve arde in estate;
Odo stillar le fonti
Dallo spungoso tufo
E, la sera, fra i monti,
Stridere il grillo ed ululare il gufo.
Sento l’acre profumo
Dell’erbe e delle piante
E, sull’umido dumo,
La verde cavalletta saltellante.
Poi, quando il giorno estremo
Degli erranti miei giorni,
Col comando supremo
Vorra’ che in vermi il corpo mio ritorni,
Io cerchero’ una sponda
Giallastra e desolata,
Ove si franga l’onda
D’una glauca marina sconfinata
La’ posero’ le spalle
Sull’arena minuta,
Che, come eterna valle.
Verso un fondo nebbioso andra’ perduta;
Rammentero le storie
Della mia giovinezza;
Rivivro’ di memorie,
Di pianto, di speranza e d’allegrezza;
Ed atomo piccino
Dinanzi alla Natura
E dinanzi al Destino,
Coll’unghie mi faro’ una sepoltura,
Guardero’ i cieli azzurri,
Il mar pieno d’incanti,
Di calme e di susurri,
E i pulviscoli in aria roteanti.
La’ moriro’ tranquillo
Dagli uomini lontano…
E, forse, fatto brillo
Dall’agonia, colla tremula mano.
Sovra la sabbia ardente,
Pensando all’universo,
Tracciero’ sorridente,
O dolce amico mio, l’ultimo verso.
(Ferdinando Fontana)
More Poetry from Ferdinando Fontana:
- Mastro Spaghi (Ferdinando Fontana Poems)
- Socialismo (Ferdinando Fontana Poems)
- Ars, Alma Mater (Ferdinando Fontana Poems)
- Acqua (Ferdinando Fontana Poems)
- Fuoco (Ferdinando Fontana Poems)
- Meriggio (Ferdinando Fontana Poems)